Non è Pizza senza POMODORO
La Pizza è un vero baricentro enogastronomico capace di avvicinare tutti i prodotti del nostro territorio. Sicuramente tra i principali ingredienti utilizzati il Pomodoro rappresenta l’alimento per eccellenza accostato alla Pizza Napoletana.
Seppur nato nel Nuovo Mondo, il pomodoro ha trovato nel nostro paese la sua patria d’adozione tanto da diventare un elemento base della tradizione culinaria italiana. Oltre ad essere un ortaggio molto diffuso nel Bel Paese, il pomodoro risulta essere una delle specie orticole più coltivate al mondo. Questo grazie alle sue qualità organolettiche e nutritive nonché alla sua duplice utilizzazione. Infatti è possibile consumare il pomodoro sia fresco che “lavorato”, nelle sue molteplici derivazioni (Pelati, Polpa, Passata, Concentrato) che si caratterizzano ognuna per un diverso grado di concentrazione e di lavorazione.
Seppur nato nel Nuovo Mondo, il pomodoro ha trovato nel nostro paese la sua patria d’adozione tanto da diventare un elemento base della tradizione culinaria italiana. Oltre ad essere un ortaggio molto diffuso nel Bel Paese, il pomodoro risulta essere una delle specie orticole più coltivate al mondo. Questo grazie alle sue qualità organolettiche e nutritive nonché alla sua duplice utilizzazione. Infatti è possibile consumare il pomodoro sia fresco che “lavorato”, nelle sue molteplici derivazioni (Pelati, Polpa, Passata, Concentrato) che si caratterizzano ognuna per un diverso grado di concentrazione e di lavorazione.
“POMO D’ORO” – Esistono due versioni accertate riguardo all’etimologia del nome Pomodoro. La prima fa risalire il nome al medico senese Pietro Andrea Mattioli il quale, per la prima volta, nel suo Commentarii (il più noto testo botanico farmaceutico del XVI secolo) descrive centinaia di nuove piante sconosciute all’epoca fra cui anche la “mala aurea” che poi, tradotto in italiano, divenne Pomodoro. Probabilmente tale nome lo si deve al colore giallo oro che il frutto raggiunge alla sua maturazione così come scriveva Mattioli: “Portansi à tempi nostri d’un’altra spetie in Italia schiacciate come le mela rosse, e fatte à spichi, di colore prima verdi, e come sono mature, di colore d’oro, i quali pur si mangiano nel medesimo modo” – (M. Zalum Cardon 2007 “Il pomodoro”, Coltura e Cultura).
L’altra versione fa risalire invece il nome ai tempi in cui le truppe francesi scesero in Italia e principalmente a Napoli. All’epoca i transalpini erano soliti chiamare questo frutto anche “pomme d’or/pomme d’amour”. Questa espressione per altro richiama i poteri afrodisiaci attribuiti a questo frutto nel XVII e XVIII secolo dalle popolazioni europee. Tutt’altro nome venne utilizzato per questo frutto in altri paesi europei come la Spagna (“tomate”) e l’Inghilterra (“tomato”).
Nel XXI secolo, la Scienza degli alimenti ha offerto uno studio approfondito sulle proprietà del pomodoro, identificando un potenziale ruolo antiossidante imputabile al licopene, il pigmento principalmente responsabile del caratteristico colore rosso intenso dei frutti di pomodoro maturi e dei prodotti a base di pomodoro. Diversi studi clinici supportano il ruolo del licopene come micronutriente con importanti benefici per la salute, poiché sembrerebbe fornire protezione contro un’ampia gamma di tumori epiteliali. I pomodori e i relativi prodotti a base di pomodoro sono la principale fonte di composti di licopene e sono anche considerati un’importante fonte di carotenoidi nella dieta umana. La degradazione indesiderata del licopene non solo influisce sulla qualità sensoriale dei prodotti finali, ma anche sul beneficio per la salute degli alimenti a base di pomodoro per il corpo umano.
Insomma la pizza Napoletana e il crescente utilizzo di diverse varietà di Pomodori offre non solo una crescita culinaria del prodotto ma anche significative proprietà antiossidanti per il benessere del nostro organismo.
Dott. Vincenzo Cosimato
Specialista in Patologia Clinica
Biologo Nutrizionista